IL MESSAGGERO

Erika, artista per passione conquista Maison Trussardi

IL 07/01/2021
Il Messaggero scrive
su Erika Mallardi


Dipinge da anni per pura passione, Erika Mallardi, 42 anni di Aprilia, lavora e fa la mamma a tempo pieno: i quadri per lei rappresentano un modo per esprimere se stessa, e ci sta riuscendo bene, visto che la sua arte è stata apprezzata a Milano dalla Maison Trussardi.
Marialuisa Gavazzeni, vedova di Nicola Trussardi, ha scoperto per caso attraverso i social l ‘artista apriliana e ha inserito una sua opera nella collezione privata di famiglia. Si tratta di una sedia-
“ Nel 2020 non ti puoi inventare l’acqua calda, i quadri e l arte sono dappertutto- racconta Erika- cosi durante il lockdown ho restaurato delle sedie, e quando era arrivato il momento di foderare il cuscino ho pensato di riprendere il motivo dei miei quadri, dopo diversi tentativi di stampa, alla ricerca di dlaa stoffa che esaltasse al meglio i colori sono nate le sedie d’autore”
A quel punto le foto delle sedie sono state pubblicate su una storia di Instagram. La prima ondata dell’emergenza ara ancora chiusa in casa.
“ Non so per quale strano algoritmo social, la storia è stata vista da Marialuisa Gavazzeni, che neanche sapevo chi fosse. Cercando su internet, ho scoperto che era la storica direttrice creativa di Trussardi, vedova di Nicola Trussardi e suocera di Michelle Hunziker. Ne sono stata onorata ma è finita lì” Eppure quell’apprezzamento ha dato a Erika Mallardi, che fa parte dell’Arte Mediterranea di Aprilia, stimoli nuovi.
Quando è finito il lockdown, Erika ha iniziato a cercare sedie dda restaurare tramite rigattieri o amici. Realizza così altre sedie d’autore e invia un messaggio social alla Trussardi con le immagini delle opere. E la signora, docente universitaria e cavaliere del lavoro, oltre a essere presidente di un fondazione dedicata al marito, ha voluto che Erika scegliesse una sedia da mandarle a palazzo Trussardi a milano.
“Le ho mandato una sedia che ho chiamato Rain, pioggia, ed è la numero uno della serie.
Mi ha ringraziato, ma sono io che ringrazio la signora Trussardi”
“Io dipingo e non voglio inquinare la mia arte, precisa la Mallardi, le sedie sono e restano oggetti di corredo al quadro. Lo considero una sorta di progetto di recupero per ridare vita a elementi di arredo”
Insomma, una bella svolta per la carriera artistica di Erika.
E chissà ora cosa le riserverà il futuro. Ha anche preso un coefficiente artistico, quella formula che consente di valutare economicamente i suoi quadri. Erika continuerà a dipingere con il suo stile inconfondibile e, ovviamente, con nuove consapevolezze
Stefano Cortelletti